Ed eccoci qui con il resoconto dell’evento che a livello nazionale risulta essere quello più seguito da i vari “retrocomputeristi” nazionali.
Eravamo pronti in tre ma uno dei nostri si è preso l’influenza proprio un paio di giorni prima e non è riuscito ad unirsi al gruppo.
Sveglia alle 06:00 e ritrovo alle 07:00 in Torino. La mattina in Piemonte si preannuncia discreta, il tempo è variabile e la temperatura è favorevole per togliersi la giacca.
Carichiamo tutti i pezzi in macchina (erano già stati predisposti per la bisogna qualche giorno prima) e via verso il bergamasco.
Il viaggio è tranquillo e piacevole: non c’è moltissimo traffico e si riesce a tenere un’andatura costante per tutto il tragitto, anche in tangenziale, sia a Toricno che a Milano il traffico risulta scorrevole (che sarà mai capitato per così tanta fortuna?).
Arrivati in perfetto orario a Brusaporto (sono le 09:30 circa) salutiamo gli organizzatori e gli altri espositori; troviamo sui tavoli le consuete spilline e i consueti badge con una novità, il segnaposto quest’anno è in cartoncino: ottima idea.
Iniziamo ad allestire i tavoli e ci rendiamo conto subito che ce ne sarebbe servito anche un altro. Le nostre alte capacità mentali ci permettono, però, di far stare tutti il materiale sui due prenotati.
Quest’anno ci siamo tenuti sul leggero e sul poco voluminoso, al contrario degli altri anni. Abbiamo portato il mitico calcolatore Olivetti P101, quello che da molti è considerato il primo personal computer della storia, e i pannelli della mostra “Finding Ada“.
P101 Olivetti e pannelli di “Finding Ada” |
La mattinata scorre tranquilla e arrivano le prime donazioni, cosa che ci fa molto piacere e ci da nuove energie per l’impegno che portiamo avanti: grazie!
Inizia a fare sepre più freddo e poi ci rendiamo conto che sta piovendo: peccato ma non demordiamo. Un tempo del genere, pensiamo, terrà lontani i visitatori ma così non è. Famiglie, appassionati e curiosi affollano i locali.
Un momento della manifestazione |
Un pranzo veloce a base di pizza, per uno, e pasta, per l’altro; dopo di che un bel grappino che ha riscosso successi e si ritorna all’interno della tensostruttura adibita per l’esposizione.
Rientrati, dopo un po’ di tempo arriva un furgone da cui viene scaricato un bel Digital PDP11. Finalmente anche macchine grosse arrivano a Brusaporto (noi avevamo esposto pezzi di un cluster VAX della Digital ad un’altra mostra ma era anche molto più vicina a casa).
Digital PDP 11 |
Ancora qualche giro e tante chiacchierate con gli espositori partecipanti e con i visitatori: ogni anno qualche famigliola viene a portare allegria e speriamo che ce ne siano sempre di più.
Ne approfittiamo per parlare di “BitMuseum” con gli altri membri del coordinamento e per buttare giù qualche idea su come procedere.
Manifesto che pubblicizza il coordinamento “BitMuseum” |
Un grazie all’organizzazione di Brusaporto Retrocomputing per la grande voglia, l’impegno e la serietà che ci mettono nell’organizzare l’evento.
Un grazie agli altri espositori per le piacevoli chiacchierate ricche di nozioni e di opionioni.
Ma soprattutto un grazie a tutti i visitatori che, nonostante la pioggia, hanno fatto visita agli stand.
Alla prossima!