Cinquanta anni fa, nel 1969, l’Università di Pisa ha istituito il primo corso di laurea in Scienze dell’Informazione in Italia. Per ricordare e festeggiare questo storico anniversario l’Università di Pisa ha organizzato il ciclo Informatica50, che durante tutto il 2019 proporrà incontri ed eventi, una mostra, un concorso per realizzare un’opera d’arte e tante altre iniziative.
Furono due matematici i padri del primo corso di laurea in Scienze dell’Informazione d’Italia istituito all’Università di Pisa 50 anni fa, nel 1969: l’allora rettore, Alessandro Faedo, e il professor Gianfranco Capriz, all’epoca direttore dell’Istituto di Elaborazione dell’Informazione del CNR. Una data che segna uno dei passaggi fondamentali della rivoluzione digitale del nostro Paese e che conferma il ruolo della città della Torre e di Galileo Galilei nella storia dell’Informatica in Italia.
È infatti a Pisa che venne costruito il primo calcolatore scientifico italiano, la CEP Calcolatrice Elettronica Pisana, realizzato su suggerimento di Enrico Fermi e inaugurato dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi nel 1961. Sulla scia di questo progetto, nel 1969, nacquero il più importante centro di calcolo elettronico nazionale (CNUCE) del Paese, poi confluito nel CNR, il primo Istituto (universitario) di Scienze dell’Informazione (ISI), avo dell’attuale Dipartimento di Informatica, e con esso appunto il primo corso di laurea in Informatica d’Italia e successivamente, nel 1983, il primo Dottorato di Ricerca in Informatica in Italia. Sempre a Pisa, nel 1986, è partita la prima connessione a Internet in Italia, motivo per cui la città ospita ancora il registro dei domini nazionali .it.
Dagli anni ’90, all’interno dell’area degli ex Macelli, l’Università di Pisa d’intesa con il Comune di Pisa ha inoltre aperto il Museo degli Strumenti per il Calcolo, dove è possibile vedere la CEP e una ricca collezione di macchine legate alla storia del calcolo e dell’Informatica, uno spazio per capire le rivoluzioni tecnologiche che hanno portato al nostro modo di vivere.
Si parte lunedì 25 marzo con “The Reversed Game”, un evento aperto al pubblico in cui Alessandro Baricco intervisterà docenti e studenti dell’Ateneo, oltre al laureato pisano Enrico Dameri, oggi Chief Executive Officer di LIST, per dialogare con loro dell’insurrezione digitale e delle sfide dell’informatica del futuro.
Moderati da Claudio Giua, saranno sul palco i professori Antonio Bicchi, Nicoletta De Francesco, Paolo Ferragina, Gianluigi Ferrari, Emanuela Navarretta ed Enrica Salvatori, e gli studenti Fulvio Denza e Ismail El Gharras. L’incontro si terrà nell’Aula Magna del Polo Fibonacci, a partire dalle ore 17,30.
Il ciclo Informatica50 si snoda lungo tre filoni che richiamano la struttura classica dei computer: la memoria, l’elaborazione e la comunicazione.
La parte della memoria sarà dedicata a eventi tesi a ricostruire storie e ricordi dei primi laureati, in un dialogo con gli studenti attuali e con il pubblico. In questo ambito sarà allestita una mostra per valorizzare la collezione del Museo degli Strumenti per il Calcolo e sarà realizzato un web doc su alcuni dei principali protagonisti e sull’evoluzione della storia informatica pisana.
Per la sezione dell’elaborazione la sfida sarà quella di delineare gli scenari futuri della ricerca informatica.
Il tema comunicazione sarà infine declinato a partire da tutti i fenomeni che coinvolgono la cosiddetta società digitale, arrivando a illuminare i rapporti tra informatica e aspetti della vita quotidiana e dell’arte, dalla musica al cinema, dalla video arte ai fumetti e ai videogiochi. Studiosi di varie discipline racconteranno quale sarà l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale, quali gli spazi di libertà nella società delle reti sociali e dei Big Data, sino a parlare delle forme di entertainment sul web. Attraverso un bando pubblico sarà infine selezionato il progetto per realizzare un’opera artistica permanente che ricordi il primato di Pisa nella nascita e nella crescita dell’informatica italiana.
“Come 50 anni fa – ha detto il direttore del dipartimento di Informatica, Gian-Luigi Ferrari – l’informatica è anche oggi una giovane disciplina scientifica in grado di sviluppare innovazione e rispondere alle esigenze della società attuale. Essa è stata fondata da persone che hanno avuto una visione strategica: introdurre una laurea innovativa con una forte base scientifica e una stretta collaborazione interdisciplinare. Il valore e il merito dell’Università di Pisa sta nell’aver portato questa visione all’attenzione nazionale e internazionale. I 50 anni del corso di laurea saranno quindi una festa per parlare del passato e del presente dell’informatica e soprattutto un’occasione per delineare il futuro della disciplina e in generale della nostra società”.