Dopo lo Xerox Alto, l’IBM 5100, l’Apple Lisa 2, l’Amiga 1000 e il Sinclair ZX80, il progetto TOCC continua la sua missione di digitalizzazione della storia informatica con un capolavoro tutto italiano: l’Olivetti M20. Questo computer, lanciato nel 1982, rappresenta un’icona dell’innovazione tecnologica italiana e ora potrà essere esplorato nei minimi dettagli grazie alla modellazione 3D.
🖥️ Perché l’Olivetti M20?
L’Olivetti M20 è stato un computer rivoluzionario nel panorama dei personal computer italiani, con soluzioni hardware e software all’avanguardia. Tra le sue caratteristiche principali troviamo:
✅ Processore Zilog Z8001 a 16 bit – Una scelta innovativa per l’epoca, che garantiva elevate prestazioni.
✅ Sistema operativo proprietario PCOS – Ottimizzato per sfruttare al meglio l’architettura hardware.
✅ Design firmato Mario Bellini – Un’estetica elegante e funzionale, tipica del design industriale italiano.
✅ Espandibilità e versatilità – Supportava unità a dischi flessibili e interfacce per stampanti e periferiche.
🎆 Un Modello 3D per Preservare la Storia
Il modello 3D dell’Olivetti M20 è stato ricreato con estrema fedeltà, permettendo di esplorarne ogni dettaglio. Grazie a questa digitalizzazione:
🔹 Sarà integrato nel Metaverso del MuPIn, rendendolo accessibile a chiunque, ovunque.
🔹 Consentirà agli appassionati di analizzarne il design senza toccare l’hardware originale.
🔹 Potrà essere stampato in 3D, offrendo una riproduzione fisica per collezionisti e ricercatori.
🌍 Un Patrimonio Tecnologico Accessibile a Tutti
Grazie al progetto TOCC, l’Olivetti M20 entra a far parte della nostra collezione digitale, valorizzando l’eredità informatica italiana e permettendo a nuove generazioni di scoprire un pezzo fondamentale della storia tecnologica.
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